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Simone Tarrone è lo pseudonimo di un autore italiano che scrive narrativa contemporanea e storica.
Narrativa contemporanea:
una breve raccolta di racconti intitolata Li Mejo Autibus (2019);
un romanzo psicologico intitolato “Il Sogno e il Gelo” "(2019).
Narrativa storica:
Due romanzi storico/archeologici ambientati nell'Etruria del VI-V secolo a.C.:
- "Sotto il Segno di Hercle - storia di un dono" (2022);
- "Il Gioco di Northia" (2024).

In genere utilizza uno stile molto descrittivo, portato all’introspezione e alla riflessione, può essere considerato classico nel suo modo di scrivere ed appassionato nei sentimenti. Privilegia la descrizione della biodiversità del genere umano attraverso una molteplicità di punti di vista che fanno risaltare le diverse facce della verità. Il comportamento umano viene esaminato sotto una lente di ingrandimento che amplifica il rituale giornaliero e mette in luce la stupefacente molteplicità di caratteri nel loro perpetuo scontrarsi e riconciliarsi. Non a caso, leggendo Tarrone, ci si rende conto di come il banale ed il quotidiano nascondano spesso motivi di interesse, scoperta e curiosità stupefacenti. L’altro punto di focalizzazione della sua scrittura è l’introspezione: la considerazione delle cause interne che ci spingono ad agire ed i motivi che le hanno scatenate. La scoperta di noi stessi e delle nostre radici è la chiave principale di lettura dei suoi libri.
Dal 2002 le sue opere vengono pubblicate dalle Edizioni Espera.
Puoi acquistare i suoi libri nelle librerie oppure online sui principali portali di vendita libraria, inserendo il nome dell'autore o il titolo del libro nelle rispettive stringhe di ricerca.

Biografia
:
Simone Tarrone è nato in Italia alla fine degli anni ’50. Da sempre vissuto a Roma, ha avuto un’infanzia felice, anche se responsabilizzata precocemente dalla scomparsa della figura paterna.

Indirizzato da parte della madre, insegnate di Lettere, all’amore per i libri, ha compiuto studi classici e si è laureato a pieni voti in un corso ad indirizzo demo-etno-antropologico. Ha scelto tale indirizzo in quanto, trovando difficoltà a sopportare i propri simili, ha voluto studiarli con curiosità ed esaustività, dalle popolazioni primitive ai differenti strati sociali contemporanei, per capire i motivi della sua antipatia (ma non ci è ancora riuscito!).

La sua carriera lavorativa si è svolta dapprima come impiegato in un istituto di ricerca dove ha svolto mansioni di ogni tipo (dal ricercatore al portaborse, dall’operaio specializzato al progettista) e poi come consulente esperto di progettazione in un’agenzia della Regione Lazio, dove ha avuto il piacere di poter studiare da vicino la meravigliosa fauna dei funzionari e dei dirigenti che la presiedono.  Nel corso delle sue attività lavorative ha scritto centinaia di rapporti, progetti e resoconti in diversi settori operativi, che una volta stampati potrebbero riempire una stanza, ma che non sono serviti e non serviranno mai a niente.

Attualmente si occupa con soddisfazione di volontariato nella conservazione dei beni culturali.
Vive da solo.
Ama la Storia, che considera l’unico legame che ci radica al mondo e la musica (di preferenza quella composta fra la fine del ‘600 ed i primi anni dell’800), che considera l’unica spinta che ci innalza al cielo.
Ama il mare ed il paesaggio naturale ed in entrambi preferisce immergersi in esplorazione perpetua senza l’ausilio di tecnologie avanzate, ma come modesto nuotatore e camminatore.
Ama i libri che considera l’unica via d’uscita nei momenti di crisi.
Ama mangiare e bere, ma di preferenza alimenti che fanno bene.
Ama vivere, con curiosità e sognare.

Ultimo aggiornamento 22 aprile 2024