"Sotto il Segno di Hercle - storia di un dono". Edizioni Espera 2022.
Come si viveva a Santa Marinella, sul Mar Tirreno a Nord di Roma, nell’anno 500 avanti Cristo?
Questo romanzo contiene una minuziosa ricostruzione della vita quotidiana degli Etruschi cerveterani nell’epoca del loro apogeo: i nomi, le vicende storiche, il paesaggio e l’ambiente, vissuti attraverso le esperienze giornaliere di un ragazzo di dodici anni, nello spazio temporale di una primavera, fra emozionanti escursioni in una natura ancora incontaminata, una vita di villaggio arcaica, lo sviluppo delle tecnologie agricole, tessili e marittime, le grandi imprese commerciali e militari che segnarono questa epoca.
Simone Tarrone ha creato una trama di avventure quotidiane, inserendola sulle fondamenta di un preciso lavoro di ricostruzione storica, archeologica e scientifica ricavata dalla consultazione delle più recenti documentazioni pubblicate in materia (la bibliografia è consultabile su Academia.edu).
Una lettura destinata a chi intende approfondire la conoscenza delle proprie origini e di quelle della società nella quale viviamo. Una lettura che può riservare sorprese e spunti di interesse inaspettati e che ha il preciso intento di motivare e di spronare ad una maggiore curiosità verso le nostre radici, nella speranza che questo conduca poi ad un maggior rispetto e tutela per l’immenso patrimonio culturale che dobbiamo conservare per le generazioni a venire.
Tutti i ricavati della vendita del libro vengono devoluti dall'autore al GATC - Gruppo Archeologico del Territorio Cerite .
"Il Gioco di Northia" - Edizioni Espera 2024
Proseguono le avventure di Arath, il ragazzino etrusco sempre curioso e instancabile, che ci ha già portato in giro a scoprire l’affascinate territorio della Cerveteri etrusca dell’anno 500 a.C. Questa volta, obbiettivo della sua attenzione e delle sue riflessioni sarà l’arcano mondo dell’Appennino centrale, un luogo per lungo tempo ritenuto isolato ed inaccessibile, ma in realtà ben conosciuto dagli antichi commercianti, che vi si inoltravano in cerca di ricchezze, per mercanteggiare con le popolazioni locali, creando un fertile crocevia di scambi dove la via dell’ambra si intersecava con quelle delle pelli e delle lane e del sale. I Safinùs, come venivano chiamati i pastori di quei monti, sempre pronti a rifugiarsi in cima alle loro alte rupi fortificate, avevano la fama di essere guerrieri indomiti ed esperti artigiani. Lavoravano il ferro ed il bronzo creando armi ed ornamenti preziosi con mitiche figure di animali fantastici, avevano un loro alfabeto ed erano riusciti a codificare anche lo stato di belligeranza. Per il loro rude carattere, temprato dalle intemperie e dalla natura ingrata, venivano arruolati e rispettati come soldati mercenari dai popoli confinanti. Vennero tramandate dagli storici non solo le loro doti guerriere, ma anche le qualità democratiche e comunitarie di un popolo che non costruiva città, ma si distribuiva sul territorio in maniera sparsa e diffusa, per sfruttarne al meglio le possibilità ecologiche, creando un equilibrio fra uomo, animale addomesticato e natura che è riuscito a durare millenni. Le avventure di Arath si intrecciano questa volta in un’avventura di amore e di tragedia, in un crescendo coinvolgente e appassionante, che si svelerà solo alla fine del libro.
Anche questa volta il romanzo è basato su di una precisa documentazione scientifica e la bibliografia è caricata su Academia.Edu. Se vuoi dare una occhiata puoi leggere un estratto con il primo capitolo del libro sul portale della casa editrice.
Tutti i ricavati della vendita del libro vengono devoluti dall'autore al GATC - Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.